Esistono mulini a vento convinti di essere dei Don Chisciotte. Il rapporto è capovolto. Non è più Don Chisciotte che proietta sui mulini a vento l’immagine dei mostri che ha nella sua mente, ma sono i mulini a vento che si convincono di poter andare oltre il loro ripetitivo movimento, mossi da un vento esterno, di circostanza, e fare la differenza, magari per follia, creatività e ribellione ( ritorno al bello).
Qualche esempio?
Senza andare a cercare lontano, penso che un immediato esempio possa offrirlo io. Da qualche settimana ho compiuto 49 anni, ma è come se avessi già raggiunto i 50. È incredibile come lo sguardo sulla vita possa cambiare da un giorno ad un altro.
Cosa ha davvero provocato questo cambiamento?
Un nuovo senso del tempo. Ho realizzato, infatti, che per tanti anni ho creduto di combattere la buona battaglia per il buono, il giusto, il bello, mentre ciclicamente ripetevo gli stessi passi, gli stessi discorsi, le stesse omissioni. In movimento, ma dentro un cerchio. Mi sono illusa, a volte, di essere un Don Chisciotte, di dovermi scontrare con dei limiti esterni, mentre il più grande limite era dentro di me.
Al tempo non interessano i nostri limiti e noi trascuriamo il limite del nostro tempo.
Eppure è solo nella consapevolezza di questo limite che possiamo sguainare la spada contro le nostre personali resistenze. Per uscire dal cerchio, per vivere davvero.
L’articolo è complesso e di non immediata comprensione, ma molto bello, e prospetta una situazione personale condivisa da molti, me incluso. A mio avviso non resta molto da fare se non proseguire nella nostra lotta per ciò che riteniamo giusto, cercando una sempre maggiore aggregazione con gli altri. Solo così potremo evitare di provare quella sensazione di continuare a muoverci “dentro un cerchio”. ……