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venerdì, Settembre 20, 2024

Non più e non ancora

Ho sognato tante volte di poter partecipare ad uno spettacolo dal vivo di Gigi Proietti. Il suo estro, la sua ironia intelligente mi hanno sempre affascinata. Questa speranza ha avuto per tantissimo tempo uno spazio privilegiato nel bagaglio dei miei sogni. Sì, a me non piacciono i cassetti abbandonati in chissà quale stanza della casa o della memoria. Preferisco portare i sogni con me, in un bagaglio, appunto, soprattutto da quando ho compreso che il tempo per realizzarli non è infinito.

Non mi riferisco tanto al tempo che ho da vivere, quanto all’insieme di occasioni e circostanze, sempre mutevoli, che riguardano la vita degli altri. Abbiamo spesso la presunzione di pensare che tutto dipenda da noi, che quando noi un giorno saremo desti tutto sarà lì ad attenderci, a portata di mano, cristallizzato, freezato, pronto per essere realizzato. Così non è.

Avrei voluto ammirare dal vivo Gigi Proietti, ma ho rinviato e rinviato l’appuntamento per diversi motivi. Oggi posso tranquillamente ( si fa per dire) raccogliere quel che rimane del sogno, sfilarlo dal mio bagaglio perché non più realizzabile.

Ogni tanto dovremmo verificare se nella nostra vita il numero delle occasioni perse è maggiore o inferiore a quello delle occasioni colte.

Il punto è che c’è un tempo per tutto ed è per questo che il non più, ossia quello che non può più essere, le occasioni sfumate, gli attimi non colti dovrebbero spronarci ad affrettare il passo verso il non ancora, verso tutto quanto è ancora possibile.

2 Commenti

    • Io credo che i sogni siano importanti non solo per la magia nella quale ci proiettano. I sogni sono anche il banco di prova della nostra volontà. Nella loro incompiutezza c’è tanto di noi stessi.

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