Il ventesimo Congresso Nazionale del Partito comunista cinese si è concluso con il conferimento del terzo mandato consecutivo all’attuale leader politico del Paese Xi Jinping, riconfermato anche Segretario del Partito e capo delle Forze Armate.
Lo spettro del terzo mandato aleggiava già nell’aria da qualche tempo: la norma, che puntava a mettere un freno alla riconferma al potere dei Presidenti allo scadere del quinquennio, stabilendo come tetto massimo due mandati, è stata cancellata proprio da Xi Jinping durante la sua seconda esperienza governativa. Diventerà così il Capo di Stato più longevo dopo Mao Zedong.
Cambiamenti significativi si registrano tra le cariche apicali del Politburo (organo di partito che esercita il potere esecutivo) per le quali Xi Jinping nomina suoi fedelissimi.
Nel discorso tenuto durante il Congresso, il tre volte Presidente cinese ha rimarcato più volte l’attenzione verso tre punti importanti che hanno segnato in questi anni e influenzeranno la politica della Cina in futuro:
1) Lotta incontrastata al Covid 19;
2) Sicurezza interna e controllo sempre più serrato su Hong Kong e Taiwan;
3) Piano di sviluppo economico.
Il programma del Partito Comunista cinese si concentrerà soprattutto su quest’ultimo aspetto: la crescita economica, causa pandemia e recessione globale, ha subito un duro colpo, attestandosi però ancora al 3.9%.
Incentivi all’occupazione saranno definiti ed implementati nel quinquennio per accompagnare i dati positivi registrati nell’export e nella produzione industriale. Obiettivo superare gli Stati Uniti e diventare la prima potenza economica mondiale.