Nella prima metà del mese è andato in scena in India il G20 che ha visto riunirsi a Nuova Delhi i rappresentanti delle maggiori potenze mondiali.
Le giornate trascorse nel Paese guidato da Modi non sono state caratterizzate solamente da numerosi incontri bilaterali (doveroso ricordare il tavolo Italia-Cina). I vari leader si sono riuniti tutti insieme per discutere di tematiche ormai impossibili da procrastinare: cambiamenti climatici, sicurezza alimentare, intelligenza artificiale, energia, sviluppo sostenibile fino a nuovi collegamenti infrastrutturali tra Occidente ed Asia.
Da segnalare l’assenza al summit di Vladimir Putin: sul Presidente russo pende un mandato di cattura internazionale per i crimini commessi dalla Russia in territorio ucraino in un conflitto atroce che va avanti ormai in larga scala da febbraio 2022, ma che ha radici ancora più profonde; per avere un quadro complessivo della situazione, bisognerebbe andare indietro al 2014, alle dimissioni dell’ex Presidente Yanukovich in seguito all’EuroMaidan con conseguente annessione russa della Crimea.
Una grande svolta nelle relazioni diplomatiche invece c’è stata tra Nord e Sud del Mondo, con l’inclusione tra le grandi economie mondiali dell’Unione africana dalla prossima edizione che avrà luogo in Brasile.
In ottica di allargamento dei BRICS, la comunità mondiale dà un importante segnale di inclusione e integrazione con diverse economie africane in prospettiva di una crescente cooperazione a livello globale.