Segnali distensivi arrivano dall’ultimo Consiglio europeo in tema di migranti e rispetto del diritto comunitario. Mario Draghi, Presidente del Consiglio dei ministri italiano, ha rimarcato come nessun muro a difesa dei confini interni dell’Unione verrĂ finanziato con fondi comunitari.
Le migrazioni non si possono fermare, costruendo muri. La storia insegna e non bisogna mai dimenticare com’era l’Europa dopo il secondo conflitto mondiale, con la Germania divisa in zone d’influenza, un muro che serviva a dividere Berlino Ovest da Berlino Est e la cortina di ferro.
Bisogna prestare particolare attenzione ai flussi migratori provenienti dalla Turchia (causa la forte instabilitĂ presente attualmente in Afghanistan), Bielorussia, Polonia, Paesi Baltici e Mediterraneo (flussi provenienti dal Nordafrica).
Altro punto fondamentale discusso a Bruxelles è la direzione che i Paesi europei vogliono seguire per consolidare la costruzione comunitaria.
I Paesi, aderenti all’Unione, hanno accettato la superioritĂ del diritto comunitario sul diritto nazionale.
L’euro come valuta puĂ² e va potenziato.
L’Unione va cambiata, modificata e non distrutta.
Ultimo punto rilevante, pensare ad un’Unione europea autonoma per quanto riguarda l’approvvigionamento di gas. Scorte strategie ed inventario comunitario per tutelare in modo uguale tutti i Paesi membri.
214 vertici nella storia del Consiglio europeo, la Cancelliera tedesca Angela Merkel ha partecipato a 107. L’Europa senza Angela Merkel è come l’Italia senza il Vaticano. I colleghi del Consiglio salutano per l’ultima volta la Cancelliera alla sua ultima partecipazione al Consiglio europeo da capo del governo tedesco.
Dopo 15 anni e non poche crisi politico-economiche superate, L’Unione perde il suo ” porto di tranquillitĂ “.