L’Italia è un Paese ricco di bellezza, di cultura, di storia e …. di contraddizioni. O ricco di complessità? Se il tema in campo, poi, è quello del lavoro, le cose si complicano, e molto anche. Contraddizioni o complessità, la sensazione percepita ieri durante i lavori, avvertita in maniera ancora più intensa a qualche ora di distanza dall’inizio dell’ultimo step della 48ma Settimana Sociale dei cattolici italiani, è difficile da definire. Saranno stati i numerosi interventi e la grande quantità di argomenti messi sul tavolo? Sarà stata la presenza dei politici accorsi, come il senatore Maurizio Sacconi e il Ministro del lavoro Giuliano Poletti? Il messaggio del prof. Mauro Magatti, segretario del Comitato scientifico e organizzatore? Le riflessioni della Segretaria Generale della CISL Annamaria Furlan o del Presidente del CNEL Tiziano Treu? Saranno state le parole del Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni?
Saranno state le quattro proposte per il Governo Italiano presentate ieri pomeriggio dal vicepresidente del Comitato Sergio Gatti? Vediamole in breve:
- Rimettere il lavoro al centro dei processi formativi;
- Canalizzare i risparmi dei Piani individuali di risparmio (PIR);
- Accentuare il cambio di paradigma del Codice dei contratti pubblici;
- Tenendo conto delle scadenze e dei vincoli europei, rimodulare le aliquote IVA per le imprese che producono rispettando criteri ambientali e sociali minimi, oggettivamente misurabili (a saldo zero per le finanza pubblica). Anche per combattere il dumping sociale e ambientale.
Alcuni dei temi che sono al centro delle proposte sono state trattate da The Job Enquirer nei mesi precedenti e questo è un motivo di consolazione, non di soddisfazione, perché vuol dire che l’occhio vivo che dovrebbe caratterizzare la mission è vivo sul serio, nel senso che cattura argomenti, storie, problemi molto sentiti dai lavoratori. Neanche questo, però, serve a cacciare via quella sensazione di indefinito tuttora percepita.
Nell’attesa di partecipare ai lavori di questa mattina, giornata conclusiva, un pensiero di profonda gratitudine a tutto il Comitato Scientifico e Organizzatore, alla Chiesa, a tutti i partecipanti. Non deve essere stato facile trattare un argomento come il lavoro, che tanto unisce e tanto divide. La sfida è stata accettata e portata a compimento con serietà e passione.
Un grazie a tutti i volontari, persone splendide, davvero accoglienti.
Un grazie alla città di Cagliari, alla Sardegna tutta.