“Ben oltre le idee di giusto e sbagliato c’è un campo. Ti aspetterò laggiù”. ( Rumi)
Abbiamo fatto nostra questa bella citazione in tantissime occasioni.
Oggi credo che la potenza di queste parole emerga in maniera potente dall’ Inferno di Gaza, attraverso il dolore, la fame e la morte di tutti i bambini oggi abbandonati al loro crudele destino.
Abbandonati da chi?
Dal mondo Intero, dalle Istituzioni, timorose di accennare ad una condanna della violenza e delle atrocità che si stanno compiendo per non essere tacciate di antisemitismo. Il dramma vero è questo. La paura di essere tacciati di antisemitismo sta imbavagliando le istituzioni e le persone.
Guai a dire qualcosa a difesa di quelle vite che bruciano, perché sono considerate un niente rispetto all’ onda antisemita in continua crescita. Eppure, sono convinta che quell’ onda antisemita perderebbe di potenza se solo l’opposizione della gente e delle istituzioni, europee, internazionali contro Netanyahu fosse evidente e dichiarata. Non che l’ antisemitismo affondi le sue radici in quello che sta accadendo oggi a Gaza, ovviamente, ma l’ attualità non fa che aggravare la situazione, consegnando, a chi fomenta odio antisemita, ragioni per sostenerlo. Cosa ricorderanno i sopravvissuti a Gaza?
Ci sono immagini di bambini malnutriti o immortalati subito dopo essere morti a causa della fame che ricordano una Storia che credevamo non potesse più ripetersi. E, invece, no.
Abbandonati da chi?
Dai palestinesi che sostengono Hamas e dal gruppo di Hamas stesso, che non rilascia gli ostaggi…vivi o morti che siano. Se quanto Netanyahu sta operando appare crudele e ingiustificabile, ancora più crudele e ingiustificabile è la sordità e la cecità di Hamas.
Mentre il mondo si divide tra le ragioni o i torti di Netanyahu e Hamas, perché di questo parliamo, i bambini innocenti ci aspettano oltre, in quel campo, perché la loro vita è un’ altra cosa.